Neuropsicomotricità
Il terapista della neuropsicomotricità (T.N.P.E.E.) è colui che si occupa delle problematiche evolutive legate alla sfera motoria, comunicativa, relazionale.
E’ una figura di riferimento di grandissima importanza per il bambino e per la famiglia del bambino con disagio evolutivo poiché si occupa della presa in carico globale del minore, aiutandolo a crescere in maniera armonica incoraggiando ed indicando la strada per il superamento della difficoltà.
Il T.N.P.E.E. lavora in èquipe multiprofessionale e interagisce con Neuropsichiatri Infantili e altri medici specialisti (es. pediatri), Psicologi dell’età evolutiva, altri professionisti della riabilitazione (es: Fisioterapisti, Logopedisti, ecc), Assistenti sociali, Insegnanti ed Educatori.
Cosa fa il T.N.P.E.E.?
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Effettua valutazioni delle problematiche del bambino utilizzando i test e la valutazione obiettiva
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Individua ed elabora nell'èquipe multiprofessionale, il programma di prevenzione e riabilitazione
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Attua interventi riabilitativi utilizzando tecniche specifiche per fascia d'età e diagnosi
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Verifica l'adozione di ausili
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Attua procedure rivolte all'inserimento dei soggetti in contesti sociali e scolastici
Ambiti in cui opera:
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della prevenzione
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dell'osservazione/valutazione
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clinico-terapeutico
Terapia Neuropsicomotoria
L'intervento terapeutico é indirizzato alle funzioni emergenti che si trasformano nel corso dello sviluppo, ostacolato o rallentato dalla presenza di disturbi di tipo neuro e psicomotorio, comunicativo-affettivo e neuropsicologico, all'interno di quadri clinici complessi ed eterogenei.
La caratteristica dell'intervento é rappresentata da un lavoro rivolto non tanto al deficit, ma all'integrazione delle competenze emergenti, incluse quelle atipiche.
L'intervento neuropsicomotorio copre una fascia d'età molto estesa che va dalla prima infanzia all'adolescenza, ma esprime la sua massima efficacia nell'età precoce 0-3 anni e nell'età pediatrica 4-7 anni, laddove le abilità emergenti pur essendo riconducibili a specifici settori (motorio, linguistico...) non possono essere scisse dalle funzioni di attenzione, percezione, memoria, motivazione, regolazione affettiva promosse attraverso esperienze totali e globalizzanti caratteristiche dell'approccio neuropsicomotorio.
In Quali Casi è Indicata...
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nelle conseguenze di prematurità
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nei disturbi della coordinazione motoria (impaccio, maldestrezza, disprassia)
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nei disturbi di sviluppo (ritardo, iperattività, disturbi dell'attenzione) e nei disturbi di apprendimento (ritardo, disgrafia)
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nelle sindromi genetiche
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nelle patologie neuromotorie (paralisi celebrali infantili, patologie ortopediche dell’età evolutiva)
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nei disturbi pervasivi dello sviluppo (disturbi dello spettro autistico) e della regolazione emotivo-comportamentale
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nel ritardo mentale
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nelle patologie neuropsichiatriche acute e croniche, in tutte quelle situazioni in cui il disturbo
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origina o coinvolge principalmente la dimensione corporea interattiva
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